venerdì 12 luglio 2013

Pacific Rim


Cose grosse che picchiano con cose grosse cose ancora più grosse.


La recensione, (quasi) senza spoiler...


Attraverso dei portali interdimensionali arrivano dei mostri Lovecraftiani, l'umanità per sconfiggerli istituisce una polizia speciale munita di grossi robottoni e scienziati pazzoidi... è la trama di Pacific Rim?... No, è l'ambientazione di un gioco uscito nel 2007 dal titolo Cthulhu Tech.

Cthulhu tech, che strano questa immagine mi suona familiare.

Ma adesso torniamo al film.

In mezzo all'oceano pacifico si apre un portale interdimensionale da cui iniziano ad uscire dei mostroni tipo i Grandi Antichi lovecraftiani (e io che sono un fan sfegatato di Lovecraft questa cosa la apprezzo sempre moltissimo). I mostroni sono grossi, sono duri da abbattere, viene quindi creata una forza speciale munita di grossi robottoni e scienzati pazzoidi. Belin, sta storia l'ho già sentita da qualche parte.

Questa la capirete guardando il film.


Pacific Rim mi è piaciuto.

Guillermo Del Toro non è esattamente il mio regista preferito, in genere fa film interessanti con personaggi molto accattivanti e li infarcisce di puttanate narrative, errori talmente grossolani che mi strappano dalle viscere dei sonori "ma vaffanculo!"... in Pacific Rim le puttanate ci sono, anche parecchie, ma sono piccoline, accettabili, scusabili visto che il film risveglia emozioni che pensavo disperse in mezzo a una congerie di logiche inattaccabili. Davvero, quando il robottone dal nulla se ne esce con il colpo finale con la spadona (dopo aver detto, "ma vaffanculo!") mi sono sentito di nuovo bimbo, seduto sul pavimento a guardare i cartoni con i robottoni!
Quindi Vaffanculo al mio Vaffanculo!... Guillermo dai cazzo, SPACCA TUTTO!!!
I personaggi sono eccessivamente stereotipati, ma chissenefrega!
La storia è la tipica storia da disaster movie, sì cazzo, la vogliamo così!
Provano anche a raccontare storie personali dei protagonisti, ma poca roba, scontata, ci stà, dentro ai robottoni ci sono persone con i loro problemi, ma i problemi sono poca roba, perchè tanto guidano robottoni!
E poi i mostri... cribbio i mostri sono fighi, spaccano palazzi come io rompo le calze di spugna quando indosso le scarpe antinfortunistiche. Sono grossi, sono cattivi, sono mostruosi, fanno paura, quando li vedi passare ti viene il brividino sulla schiena!
I robottoni... ossignore i robottoni sono la quintessenza del sogno di ogni bambino degli anni 80... dei colossi, inarrestabili, potenti, con tutte le figate dei robottoni... IL GOMITO RAZZO!!!

Il film è senza pretese, non vuole essere un film d'autore, né tanto meno innovativo, è un maledetto disaster movie fatto come si deve. Giganti d'acciaio si menano con giganteschi alieni!

Va bene però adesso basta parlare bene di sto film che poi la gente pensa male di me. Come anticipato, le puttanate ci sono, in fondo è Del Toro mica Hitchcock. In alcuni punti l'esagerazione diventa palese, ai limiti del fastidio, il personaggio antipatico è esasperato nel suo essere stronzo che a volte sembra veramente finto. Un po' come tutti gli altri personaggi. Probabilmente è solo un'impressione mia, ma queste esagerazioni non fanno altro che portare alla memoria i ricordi delle macchiette presenti nei cartoni con i robottoni.

Boyakki!

Una cosa mi ha infastidito non poco all'inizio del film, come sempre ci presentiamo al cinema io e il mio socio Massimino, inizia il film, ci sono due fratelli, che si somigliano, poi la scena dopo c'è un tizio uguale ai fratelli, che fa lo stesso lavoro dei fratelli chi è?... boh... ci ho messo 10 minuti a capire che non era uno dei fratelli, cioè, Massimino me lo ha ripetuto tipo 80 volte che era un altra persona, ma non era convincente. Porca miseria ma è proprio obbligatorio mettere 3 personaggi UGUALI?!?!!?

Clone 1

Clone 2

Clone 3

Ditemi voi se non ci si confonde!... sono grandi grossi e biondi... dal mio punto di vista sono uguali!

Questo invece lo riconoscevo sempre:



Adesso una piccola riflessione. Il film è un miscuglio senza fine di cose già viste... tante, tantissime, ma in quantità ridotta... quindi se avete almeno trent'anni passere il film in mezzo a vaghi ricordi di cose già viste, già sentite, ma che suonano diverse. 

Il film è godibile a qualsiasi età, grandi e piccini sono i benvenuti... e se vi avanzano una decina di euro fiondatevi al cinema... saranno soldi spesi più che bene.

See you, space cowboy.

2 commenti:

  1. Quel Taglietto Sul Palato2 settembre 2013 alle ore 06:10

    Il film simbolo di una generazione...e intendo la generazione di "quelli nati negli anni 80 ma mica verso la fine degli anni 80 che c'erano già i cartoni fuffa! Quelli nati ll'inizio degli anni 80 quando dalla mattina alla sera in tv c'erano robottoni che si picchiavano selvaggiamente e qualcuno (il Daitarn) faceva anche le faccette"! E Italia 1 era la mecca di tutti i bambini!
    Lacrime.
    Dissolvenza in nero.
    ...
    ...
    E poi dopo i titoli ancora botte da orbi!!!!

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    1. Praticamente il "noi ragazzi dello zoo di Berlino" dei nerd.

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