martedì 6 agosto 2013

Hitchcock, (la recensione del film).

Recensione del film Hitchcock, non del regista!


Il film racconta, romanzando parecchio, la storia della realizzazione di Psycho (o Psyco).

Per chi proprio fosse a digiuno di cinema, Psyco è un film di Alfred Hitchcock del 1960 tratto dall'omonimo libro, narra le vicende di Norman Bates, ispirato a Ed Gein, un serial killer realmente esistito. Praticamente un film horror... 


Buona l'interpretazione di Anthony Hopkins, stupenda come sempre Helen Mirren che io adoro, se non fosse che ha 68 anni, ne sarei innamorato!

La grande Helen Mirren nell'interpretazione
che le valse un Oscar nel 2007.

Il film è tutto fumo e niente arrosto. Solo che il fumo è quello di Psyco e basta questo a rendere saporito il film. La pellicola tratta il rapporto tra Hitch e la moglie, le sue attrici, la censura, il suo cinema. Per un appassionato cinefilo come me il film è goduria pura.

Sì, il film è romanzato. Se ne renderebbe conto anche un bambino, ma lo stile con cui vengono trattati i personaggi e le loro storie è gradevole. Impressionante quanto sia POTENTE la presenza di Psyco. Il solo nominarlo crea tensione, il solo vederne i set crea turbamento, una sorta di morbosa attrazione. Psyco tende un pochino a schiacciare il film... è come cercare di mettere una vaschetta da 5 chili di gelato su un solo cono.
Così con molta intelligenza Psyco diventa il MacGuffin del film, ironia suprema!

A parte la mia sacrosanta devozione per il maestro della suspense, il film è piacevole per chiunque (il mio socio Massimino ha apprezzato molto). E' divertente. Tutta l'ironia presente del personaggio Hitchcock viene espressa molto bene.



Però alla fine il film è aria fritta, non parla praticamente di niente, è una piccola finestra sul cortile della morbosità. Piacevole da guardare, ma niente di più. Se apprezzate Hitchcock andate a vederlo assolutamente, se non sapete nemmeno chi sia Hitchcock...

... figa se non avete mai visto un film dell'Alfredo che cazzo leggete a fare il mio blog?!?!?!?

Bellissimo il rapporto tra il regista e le sue attrici... "perchè mi hai abbandonato?... ti avrei fatta diventare una grande star."... Meraviglioso!

Vera Miles

Jessica Biel che interpreta Vera Miles

Janeth Leigh.

Scarlett Johansson che interpreta Janeth Leigh.

Nel senso... Scarlett Johansson...

No davvero... Scarlett Johannson!

Bello anche lo scorcio di una Hollywood ai più sconosciuta... e di come si muove un colosso come Hitchcock all'interno di essa. Il maestro che guarda le fotografie delle più grandi star dell'epoca come se fossero tutte a disposizione per girare un suo film, plausibile!... con la moglie che commenta le sue scelte consigliandolo con una punta di gelosia e una dose di sarcasmo che stenderebbe un cavallo.

Il film è elegante e un po' malato, un piccolo e innocuo tributo al grande Alfred...

La censura è il vero perno della storia. Anzi, la parte che io ho preferito. Ma va contestualizzata un pochino per poterla apprezzare. In due parole: il cinema Hollywoodiano era regolamentato dal codice Hays, in parole povere la censura, che riguardo a ogni scena poteva decidere il cosa o eventualmente il come. Fortunatamente Hitchcock risolse brillantemente la cosa, ma non vi anticipo niente... Così tanto per capirci, la scena della doccia secondo la censura si sarebbe dovuta vedere dall'esterno della casa, attraverso una finestra opacizzata!... Maccheccazz!

... alla fine miei piccoli amici cinefili... un'occhiata se fossi in vuoi gliela darei...

See you space cowboy.

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